il Giappone in Italia


La scuola di notte

E' un'antica leggenda giapponese che parla di scuole costruite dove in precedenza c'erano dei cimiteri e quindi infestate dai fantasmi.

Si dice che negli ultimi decenni c'era la necessità di costruire molte scuole in luoghi economici e così si pensò di utilizzare i vecchi cimiteri.

Si narra anche che in queste scuole dopo la mezzanotte si poteva assistere a fenomeni strani, come palle che rotolavano da sole, candele fluttuanti, scheletri del laboratorio di scienza che si animavano, statue che seguivano persone con lo sguardo, ecc.

I fantasmi cercavano inoltre di tirar giù le persone quando si trovavano nella piscina o semplicemente sul piano terra.

Si dice ancora che dopo la mezzanotte del 15° giorno del mese si poteva assistere a sangue che usciva dai rubinetti, rumori strani e che se qualcuno andava in bagno non tornava più indietro.

4 ragazzi decisero di sfidare la leggenda e si recarono proprio il 15 del mese in una scuola, aspettando la mezzanotte: Shinichi, Mikio, Takashi e Hiro.

Scoccata la mezzanotte cominciarono a muoversi all'interno dei locali della scuola, ma lo sguardo delle statue non li seguiva e pensarono che fosse tutta una stupida leggenda appunto.

Sifdarono anche la leggenda del bagno e verso l'una Shinichi si recò nella toilette ma ne uscì incolume e cominciarono tutti a ridere della cosa.

Tornarono a casa delusi ed andarono a dormire.

Il giorno seguente però la mamma di Shinichi chiamò gli altri ragazzi dicendo che il figlio non era rientrato a casa quella notte e chiedendo se fosse con loro.

Alla fine i ragazzi confessarono la bravata al preside che li convocò al di fuori dell'istituto con i genitori.

I ragazzi raccontarono la loro avventura cominciando a dire delle statue il cui sguardo era fisso verso sinistra e non si era mosso. Ma il preside rispose loro che era sempre stato rivolto verso destra! Ed entrando a scuola si resero conto appunto che lo sguardo era rivolto a destra, non a snistra come la notte precedente!

Si resero conto anche che il numero degli scalini della scala principale era pari a 12 a differenza della notte precedente quando ne contarono uno in più.

Si diressero quindi verso la toilette e aprendo la porta trovarono Shinichi penzolante dal soffitto con una corda intorno al collo e uno sguardo terrorizzato.

Inoltre i suoi organi interni erano stati rimossi e sparsi sul pavimento e nel water.

Il suo orologio era fermo all'una esatta.