il Giappone in Italia
Studiare e lavorare in Giappone - guida utile
21.01.2015 01:38Questa sezione è dedicata a chi vuole saperne di più su come fare per andare a studiare o cercare lavoro in Giappone.
Molte persone hanno le idee confuse in materia, cerchiamo dunque di chiarire per bene le cose.
Andare a studiare in Giappone non è difficile. Ci sono corsi di pochi mesi o di uno o due anni.
Naturalmente bisognerà valutare bene i fondi che si hanno a disposizione e il tipo di studi che si vogliono affrontare.
Io nel tempo ho contattato diverse scuole in Giappone per chiedere principalmente due cose:
1) Si accettano studenti anche in età avanzata, avendo io ormai superato i 40?
2) E' possibile durante il periodo di studi cercare un lavoro? E che possibilià ci sono di trovarlo?
Devo dire che le risposte che ho ricevuto sono davvero molto discordanti tra loro, e la confusione è aumentata quando mi sono poi rivolto anche all'ambasciata italiana a Tokyo per cercare di diradare le nebbie della mia ignoranza in materia.
Diciamo innanzitutto che riguardo la prima domanda, le risposte sono quasi tutte concordi, ovvero si, si può studiare anche in età avanzata. Quasi tutte le scuole accettano studenti avanti con l'età. Alcune scuole hanno anzi avuto diversi studenti anche oltre i 50 e problemi non ne vedono proprio.
Qualche scuola ti mette in guardia, avvisandoti che a volte le persone non più giovani si sono trovate male a condividere la classe con ragazzi più giovani.
Raramente rispondono che non prendono persone "anziane", come me.
Qualcuno sostiene anche che si può ottenere il visto da studente solo se ci si è diplomati o laureati entro 5 anni dalla richiesta, ma questa cosa non ha ancora trovato conferme dal sottoscritto ed è stata smentita da molte altre scuole.
Per quanto riguarda invece l'ambito lavorativo, sono tutte concordi sul fatto, come già sapevo, che durante lo status di studente, non si può cercare un impiego fisso, ma solo part-time, lavorando al massimo 28 ore a settimana, cosa che sarebbe utile per pagarsi le spese di permanenza in Giappone.
E qui il primo consiglio: meglio evitare appunto di cercare un lavoro full-time nonostante il divieto perchè pare, da quanto dettomi chiaramente dal responsabile della nostra ambasciata a Tokyo, che molta gente ha passato dei guai grossi per averlo fatto ed essere stato scoperto. La persona mi disse che a noi molte notizie non arrivano ma che diversi studenti nel tempo sono finiti in galera e poi espulsi dal Giappone senza la possibilità di rientrare anche per 10 anni o più, distruggendo così i propri sogni di vivere in Giappone, non potendoci nemmeno più andare in vacanza.
Io in realtà ho sorriso, ma il tipo mi ha assicurato che non scherzava e che tanta gente non sa a cosa va incontro.
Quindi, per evitare problemi, cercate di non cercare lavoro nemmeno sottobanco, con la promessa che dopo la fine degli studi si verrà assunti, perchè se vi beccano che state trattando in tal senso è la vostra giappo-fine.
Ma dove rivolgersi se si vuole seguire un corso in Giappone? Devo dire che ho avuto diverse buone "recensioni" su Go! Go! Nihon, che potete contattare visitando il loro sito.
Tra le scuole che ho contattato mi hanno fatto una buona impressione ad esempio il Nihongo-Center (Kyoto), l'Asahi International School (Tokyo), il cui preside si è anche andato a vedere il mio sito facendomi i complimenti, la Kichijoji Language School (Tokyo), ma solo per nominarne alcune. Ce ne sono davvero ovunque e per tutte le esigenze.
Il consiglio è quello di andare in una scuola a Tokyo, Osaka o Kyoto. Ci sono anche molti altri studenti un pò da tutto il mondo, e durante il tempo libero si può andare in giro a visitare i luoghi d'interesse, imparando a conoscere la città per bene nel tempo.
Naturalmente vi consiglio di contattarne diverse, magari studiando per bene i loro siti internet e poi facendosi chiarire tutti i dubbi tramite email.
Le discriminanti sono naturalmente il prezzo (alcune sono molto costose, altre davvero accessibili), la possibilità di vitto e alloggio (altrimenti chiedete consigli su come fare per trovare un alloggio, vi devono aiutare loro, se no diventa un casino) e magari anche un eventuale aiuto per la ricerca lavoro part-time. Alcune hanno una sezione apposta per aiutare gli studenti.
Alcune poi hanno anche dei corsi interni per la ricerca di lavoro dopo il termine degli studi, insegnando il modo di proporsi, di scrivere un curriculum e così via.
Tenete conto però che solitamente richiedono un livello di giapponese N2 o N1, che sono quelli richiesti come minimo dalle aziende per essere assunti.
Passiamo ora a parlare più dettagliatamente del lavoro.
Cominciamo col dire che trovare lavoro in Giappone, soprattutto al giorno d'oggi è davvero un'impresa.
Dalle scuole che ho contattato ed alle quali ho chiesto di dirmi la loro, ho ricevuto risposte molto discordanti, che hanno aumentato ancora di più la mia confusione in materia.
Quello che credo di aver capito è che DIPENDE.
Diverse scuole mi hanno risposto che per trovare lavoro serve necessariamente la laurea o un diploma conseguito presso un liceo giapponese. Molte hanno poi aggiunto che serve un livello di giapponese minimo N2, o meglio N1 del JLPT (vedi articolo specifico dove spiego bene di cosa si tratta).
Alcune mi hanno risposto che è praticamente impossibile se non hai anche un'esperienza nel settore in cui vorresti lavorare di almeno 8-10 anni, documentabile.
Ma poi qualcuno mi ha risposto che in realtà non servono così tanti anni, ma ne bastano anche 5. Pochi che non serve proprio l'esperienza se sei comunque una persona valida e promettente.
Parliamoci chiaro: se sei un genio, eccelli in qualche campo la strada per trovare lavoro in Giappone la trovi, altrimenti diventa molto dura e la via principale è spesso quella del "fattore C" (il culo per intenderci), che può manifestarsi per una serie di coincidenze fortunate (trovarsi al momento giusto, conoscendo la persona giusta, nel posto giusto) o grazie ad un'amicizia che risulta essere decisiva. Se un tuo amico vuole assumerti riuscirà a darti ottenere il working visa.
La conoscenze della lingua teoricamente è necessaria, ma in pratica andando in Giappone si trovano anche persone che lavorano lì e il giapponese lo sanno poco o nulla.
Io aggiungerei anche il fatto che noi in Italia non siamo certamente supportati dalle nostre associazioni. L'ambasciata spesso non ha voglia nemmeno di starti a sentire e ti rimanda alla Jetro o all'ICE, che per quanto mi riguarda mi hanno dato un sostegno informativo e di supporto vicinissimo allo zero, socraggiandomi anzi sia quando ho parlato di ricerca di lavoro, sia dell'apertura di un piccolo business.
Qualcuno mi ha detto che loro sono stati supportati, ma per quella che è la mia esperienza non ti stanno a sentire più di tanto e ti fanno capire che lo faranno solo se capiscono che hai molti soldi da investire.
Questo succede almeno da noi. Gli americani certamente sono avvantaggiati rispetto a noi ed i marines, i soldati che magari hanno fatto servizio ad Okinawa o comunque in Giappone, ancor di più.
Ho conosciuto un ragazzo americano che ha aperto un piccolo cafè a Naka-Meguro, il quale mi ha raccontato che quando gli venne l'idea di aprire quel posto venne supportato in tutto e per tutto dalla propria ambasciata.
A quei tempi aveva in banca una cifra corrispondente a circa 25.000 euro di oggi e non parlava una parola di giapponese, ma alla fine ce l'ha fatta, grazie all'aiuto di zio Tom.
Ma da noi non c'è nessuno zio Tom, e quindi ci tocca fare da noi, e la cosa diventa davvero problematica.
Io consiglierei a tutti di "farsi le ossa" cominciando a guardare dei siti per la ricerca di lavoro in Giappone, anche se io, forse anche per le mie scarse qualifiche non ne ho mai cavato un ragno dal buco, anche perchè un requisito richiesto dal 90% circa delle aziende che offrono lavoro in Giappone è di essere lì residenti e quindi le possiblità già minime si assottigliano sensibilmente.
Potete ad esempio vedere il sito www.japanenglishteacher.com, ma solo se siete in grado di insegnare l'inglese, meglio se madrelingua. Uno dei lavori che proprio non manca mai in Giappone è quello dell'insegnamento dell'inglese, anche per far recpurare gli studenti. Ai giapponesi l'inglese proprio non entra in testa, c'è poco da fare.
In caso, segnatevi pure al programma del sito www.jetprogramme.org, che vi guida nelle fasi che portano poi all'insegnamento dell'inglese nelle scuole giapponesi.
Ci sono poi delle riviste, ormai più consultate sul web che sul cartaceo, come Tokyo Metropolis, relativa appunto alla realtà di Tokyo, che viene anche distribuita gratuitamente in diverse zone della città, ma che ormai da diverso tempo ha perso colpi. Fino a pochi mesi fa si trovavano diversi annunci di lavoro, mentre ora sono ridotti al lumicino. Direi quindi di evitare pure di provarci a cercare lavoro lì, ma vedete voi. Potete sempre postare voi un annuncio, gratuitamente, ma tanto nessuno vi risponderà mai...
Stesso discorso per Kansai Scene, che riguarda l'area del Kansai, o Kinki, ma che ormai non posta quasi più nulla riguardo gli annunci di lavoro.
Un'altra rivista sullo stesso andazzo è Japanzine.
Potete anche provare a dare un'occhiata alle offerte di lavoro che si trovano sul Japan Times, ma lì offrono più che altro lavori molto qualificati.
Un sito di cui parlano molto bene, ma da cui non ho ricavato nulla è gaijinpot. Provate magari voi. Magari vi andrà meglio.
Altro sito molto in voga è www.daijob.com, dove però la maggior parte dei lavori offerti riguardano sempre l'insegnamento, quasi esclusivamente della lingua inglese.
Fate poi una scappata su Jobsinjapan e quindi passate a Tokyoconnections, con sempre una lista di lavori che alla fine sembrano sempre gli stessi, anzi forse lo sono proprio.
La Japan Association for Working Holiday Makers vi aiuta, a quanto sembra, a trovare lavori per brevi periodi e posti dove soggiornare, oltre a darvi assistenza legale anche per capire bene il discorso tasse da pagare.
Il Tokyo Employment Service Center for Foreigners da molte informazioni a chi si trova in Giappone su come cercare lavoro, sulle leggi esistenti e tanti utili consigli in materia ricerca lavoro appunto.
Insomma, di siti sulla materia ne trovate davvero molti, ma nessuno di loro, a meno che non siate residenti, non conosciate la lingua abbastanza bene, non siate iperqualificati in un settore particolare o in quel settore dei piccoli geni e non abbiate il fattore C, risulterà utile, per quella che è la mia esperienza, ma vedete un pò voi. Questo è quello che si trova in giro sul web.
Alcune persone pensano che studiare il giapponese sia la chiave di volta, ed un tempo lo pensavo anche io, finchè una mia ex giapponese, che insegnava giapponese agli stranieri mi disse una cosa che mi fece riflettere per quanto ovvia ma chiarificatrice sull'argomento. Disse pià o meno questo: è inutile che ti sforzi tanto ad imparare bene il giapponese, perchè qui è pieno di giapponesi che lo parleranno sempre meglio di te e ce ne sono tantissimi che cercano lavoro. Quindi è molto meglio cercare di farsi qualche conoscenza importante che studiare il giapponese come un matto. Voi che dite?
Nel momento in cui un'azienda deciderà di assumervi (me lo auguro per voi), il datore di lavoro, o anche la scuola in cui avete studiato in Giappone, vi rilasceranno il "certificato di eleggibilità", con il quale dovrete poi rivolgervi all'ambasciata giapponese e che vi permetterà di ottenere a casa, senza nessun costo il fantomatico working visa.
I lavori che potete provare a cercare sono diversi: una volta andavano abbastanza gli insegnanti di lingua italiana, ma sembra che negli ultimi anni l'interesse nel settore sia un pò calato. Sono richiesti molti cuochi, camerieri, anche nei bar o negli izakaya, infondo una persona che parli bene anche l'inglese o lo spagnolo o il francese od altro può sempre tornare utile in luoghi turistici, potete poi proporvi per lavori di ingegneria o informatica se siete molto bravi nel settore. O altro ancora.
Insomma, i lavori da cercare sono molti, ma come vi ho detto l'impresa è molto ardua. Spero almeno di aver chiarito un pochino meglio la situazione a chi non ne sapeva molto, e mi raccomando, se andate alla ricerca di lavoro direttamente in Giappone, non dimenticate di portare dietro di voi dei bigliettini da visita (meishi) da consegnare alle persone a cui vi proporrete. In Giappone sono una cosa essenziale. Se gli lasciate i vostri riferimenti su un fogliettino di carta come magari siete abiutati qui in Italia siete fuori gioco. Le faremo sapere...
Buona ricerca!!
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