il Giappone in Italia
Minna-Japanitaly 6
Tradurre queste frasi in roumaji:
わたしはジュースをのみます。
わたしはえきでしんぶんをかいます。
いっしょにこうべへ行きませんか。
ちょっとやすみましょう。
Soluzione traduzione frasi:
わたしはジュースをのみます。= WATASHI WA JUUSU O NOMIMASU (io bevo del succo di frutta)
わたしはえきでしんぶんをかいます。= WATASHI WA EKI DE SHINBUN O KAIMASU (compro un giornale alla stazione)
いっしょにこうべへ行きませんか。= ISSHONI KOUBE E IKIMASEN KA (perchè non andiamo a Kobe insieme?)
ちょっとやすみましょう。= CHOTTO YASUMIMASHOU
Dunque, le prime due frasi sono semplicissime, non mi ci soffermo. Nella terza compare l'avverbio ISSHONI, ovvero "insieme", che credo useremo spesso. Parliamo della forma -MASEN KA. Se dovessimo dire "andiamo a Kobe?", in base a quello che sapevamo finora, avremmo dovuto scrivere: KOUBE (si dice Kōbe, in giapponese, con la O lunga) E IKIMASU KA. E tale frase è correttissima. Solo che è troppo diretta e quando si vuole dire la stessa cosa in maniera gentile si usa la forma al negativo, in tutte le situazioni. E come in italiano. Invece di dire: andiamo al cinema? diciamo magari: perché non andiamo al cinema? È più gentile, meno diretto.
Se voglio invitare una ragazza a mangiare fuori domenica, non dirò NICHI YOUBI ISSHONI NANIKA (qualcosa, poi lo spiegheremo meglio) TABEMASU KA, ma diremo invece: NICHI YOUBI ISSHONI NANIKA TABEMASEN KA = andiamo a mangiare qualcosa insieme domenica / perchè domenica non andiamo a mangiare qualcosa insieme? In realtà potremmo dirlo in maniera diversa, ma per quello che sappiamo ora va benissimo così. Comunque è corretta la frase. Chiaro? Per chiedere una cosa in maniera gentile non mettiamo il verbo con il KA dopo, ma la sua negazione. E che KA!!
Nell'ultima frase troviamo il verbo YASUMIMASU (YASUMU) coniugato in maniera particolare. Il significato della frade è "riposiamoci un pò" e la MASHOU form la spieghiamo bene tra poco. Per ora diciamo che è un esortazione a fare qualcosa. Ad esempio TABEMASU è mangiare, TABEMASHOU è "mangiamo!". Un'esortazione, un invito, non un imperativo mi raccomando. Avremo a che fare con questa forma spesso, vedrete. E vi giuro che la spieghiamo presto benissimo! Lo giuro!!
A presto!
Tradurre in roumaji le seguenti frasi:
たばこをすいますか。
。。。いいえ、すいません。
まいあさ何をたべますか。
。。。パンとたまごをたべます。
けさ何をたべましたか。
。。。何もたべませんでした。
土曜日何をしましたか。
。。。日本ごをべんきょうしました。それからえいがをみました。
日曜日は何をしましたか。
。。。ともだちとならへ行きました。
どこでそのかばんを買いましたか。
。。。メキシコで買いました。
いっしょにビールをのみませんか。
。。。ええ、のみましょう。
Soluzione traduzione frasi:
たばこをすいますか。= TABAKO O SUIMASU KA (fumi?)
。。。いいえ、すいません。= ...IIE, SUIMASEN (no, non fumo)
まいあさ何をたべますか。= MAI ASA NANI O TABEMASU KA (cosa mangi al mattino?)
。。。パンとたまごをたべます。= ...PAN TO TAMAGO O TABEMASU (mangio pane e uova)
けさ何をたべましたか。= KESA NANI O TABEMASHITA KA (cosa hai mangiato stamattina?)
。。。何もたべませんでした。= ...NANIMO TABEMASEN DESHITA (non ho mangiato niente)
土曜日何をしましたか。= DO YOUBI NANI O SHIMASHITA KA (cosa hai fatto sabato?)
。。。日本ごをべんきょうしました。それからえいがをみました。= ...NIHONGO O BENKYOU SHIMASHITA (ho studiato giapponese) SORE KARA EIGA O MIMASHITA (e poi ho visto un film)
日曜日は何をしましたか。= NICHI YOUBI WA NANI O SHIMASHITA KA (cos'hai fatto domenica?)
。。。ともだちとならへ行きました。= ...TOMODACHI TO NARA E IKIMASHITA (sono andato a Nara con amici)
どこでそのかばんを買いましたか。= DOKO DE SONO KABAN O KAIMASHITA KA (dove hai comprato quella borsa?)
。。。メキシコで買いました。= ...MEKISHIKO DE KAIMASHITA (l'ho comprata in Messico)
いっしょにビールをのみませんか。= ...ISSHONI BIIRU O NOMIMASEN KA (beviamo una birra insieme?)
。。。ええ、のみましょう。= ...EE, NOMIMASHOU (ok, andiamo!)
TABAKO traduce "sigaretta", la domanda quindi può essere tradotta come "fumi?", essendo SUINASU (SUU) "fumare".
MAI ASA significa "ogni mattina", mentre KESA traduce "stamattina".
Troviamo NANI+MO+verbo al negativo (negativo passato nello specifico)
Vediamo la costruzione di questi termini fondamentali. Cercate di capire come funziona, non è difficile:
NANI = cosa
NANIKA = qualcosa
NANIMO = tutto
NANIMO in una frase negativa = niente
DARE = chi
DAREKA = qualcuno
DAREMO = tutti
DAREMO in una frase negativa = nessuno
ITSU = quando
ITSUKA = qualche volta
ITSUMO = sempre (spesso)
ITSUMO in una frase negativa = mai
DOKO = dove
DOKOKA = da qualche parte
DOKOMO = ovunque
DOKOMO in una frase negativa = in nessun posto
Chiaro come funziona?
Quindi NANIMO TABEMASEN DESHITA = non ho mangiato nulla
Se la frase fosse al positivo: NANIMO TABEMASU = mangio tutto
A questo punto potrete sbizzarrirvi a creare frasi con i termini che già conosciamo. Esempio: DAREKA IMASU KA = c'è qualcuno?
DOKOMO IKIMASEN = non vado da nessuna parte
Forse l'avete notato ma quando si chiede cosa si è fatto sabato e poi invece domenica, le frasi sono praticamente le stesse, ma nella seconda dopo il giorno della settimana è inserito WA. Si può mettere o no. Diciamo che se lo metto enfatizzo il fatto che mi interessa proprio sapere cosa hai fatto quel giorno lì, domenica nell'esempio. Mi interessa quel giorno in particolare. Metto l'accento su quello più che su cosa hai fatto, come nella prima frase (sabato).
Ma il significato alla fine è simile. Se lo mettete o no, comunque vi risponderanno cosa hanno fatto quel giorno, non altro.
Nelle ultime due frasi troviamo altre due forme che ci siamo ripromessi di spiegare al più presto, anche se lo abbiamo fatto a grandi linee:
-MASEN KA e -MASHOU
Con la prima si chiede di fare qualcosa in maniera gentile, con la seconda si esorta in questo caso a fare qualcosa.
Alla prossima.
Tradurre in roumaji il seguente dialogo:
ミラーさん。
何ですか。
あしたともだちとお花見をします。ミラーさんもいっしょに行きませんか。
いいですね。どこへ行きますか。
おおさかじょうこうえんです。
何じですか。
10じです。おおさかじょうこうえんえきであいましょう。
わかりました。
じゃ、またあした。
Traduzione testo:
ミラーさん。= MIRAA SAN (Miller!)
何ですか。= NAN DESU KA (che c'è?)
あしたともだちとお花見をします。ミラーさんもいっしょに行きませんか。= ASHITA TOMODACHI TO OHANAMI O SHIMASU (domani andiamo a vedere i fiori con amici) MIRAA SAN MO ISSHONI IKIMASEN KA (vieni anche tu?)
いいですね。どこへ行きますか。= II DESU NE. DOKO E IKIMASU KA (ok. Dove si va?)
おおさかじょうこうえんです。= OOSAKAJOU KOUEN DESU (al parco del castello di Osaka)
何じですか。= NANJI DESU KA (a che ora?)
10じです。おおさかじょうこうえんえきであいましょう。= 10-JI DESU. OOSAKAJOU KOUEN EKI DE AIMASHOU (incontriamoci alle 10 alla stazione Parco del castello di Osaka)
わかりました。= WAKARIMASHITA (capito)
じゃ、またあした。= JA, MATA ASHITA (bene, a domani)
Andare per l'HANAMI, per ammirare la fioritura dei ciliegi, o anche dei prugni, principalmente, si dice appunto HANMI O SHIMASU (lett. "fare l'Hanami"). quell'O davanti alla parola HANAMI è una particella onorifica, che viene usata per usare un linguaggio cortese. Per fare ciò si usano appunto le particelle O o GO a seconda dei casi. Ma lo vedremo poi.
Ritroviamo la forma -MASEN KA, quindi stiamo chiedendo di fare qualcosa, come abbiamo già spiegato. JOU è "castello", KOUEN "parco".
Come succede per alcuni casi, come ad esempio i nomi delle stazioni, non usiamo la particella NO per dire "il castello di Osaka", che per quello che sapevamo dovrebbe essere OSAKA NO JOU. In realtà è considerata una parola unica: OSAKAJOU. Così come TOUKYOUEKI (la stazione di Tokyo) e altri casi.
Si parla di orario e allora potete dare un'occhiata alla lezione 8 del sito, solo per la parte che parla appunto delle ore e dei minuti:
https://www.japanitaly.it/lezione-8/
Quando ci si saluta ci sono vari modi per farlo, come ad esempio: JA, JA NE, MATA ASHITA ("ancora domani" = "a domani"), MATA KONDO ("ancora la prossima" = alla prossima), e così via. Vedremo anche questo nel tempo,...spero.
Per oggi basta così, perchè se mi gira la prossima mini-lezione vi spiego una cosa particolare su KONO-SONO-ANO e simili, che sicuramente molti di voi non sanno e che non tutti i testi spiegano o se lo fanno lo fanno molto avanti nel tempo (chissà poi perchè). Ma ve lo dico solo se mi gira bene. Alla prossima.
Approfondimento:
Oggi mi gira bene. Vi parlo dunque di KO-SO-A.
Abbiamo già studiato KONO-SONO-ANO, KORE-SORE-ARE, KOCHIRA-SOCHIRA-ACHIRA.
Si parla di un qualcosa o qualcuno vicino a noi (KO), lontano da noi ma vicino all'interlocutore (SO) o lontana da entrambi (A).
Consideriamo però ora due situazioni:
1) parlo con me stesso di qualcosa/qualcuno
2) parlo con qualcuno di qualcosa/qualcuno
In entrambi i casi la cosa/persona non è presente lì, ne vicino ne lontano
Succede questa cosa:
1) Quando parlo con me stesso, uso sempre SO.
Esempio: SONO MISE WA TAKAI DESU NE (quel negozio è caro...), SONO HITO WA MINIKUI DESU NE (quel tipo è brutto.../MI lo abbiamo visto e riguarda il vedere, NIKUI significa "difficile", quindi MINIKUI traduce "difficile da vedere, brutto")
Sto dunque pensando tra me e me. Uso SO.
2) Se parlo con una persona, se ci si riferisce a luoghi, uso anche qui sempre SO. Esempio:
- SONO MISE WA TOOI DESU (TOOI = lontano)
- SOU DESU NE
Se ci si riferisce a persone succede una cosa particolare. Ovvero se il mio interlocutore non conosce la persona che ho nominato userà per rispondermi SO, mentre se entrambi la conoscono si usa A, esattamente il contrario di quello che potrebbe sembrare. Quindi se due persone stanno parlando e sentite:
- KYOU WA MIRAA SAN TO RESUTORAN E IKIMASU (oggi vado al ristorante con Miller)
L'interlocutore risponde:
- SONO HITO...SUKI DESU KA
oppure:
- ANO HITO...SUKI DESU KA
Entrambe traducono "ti piace quella persona?".
Ma la prima risposta è di una persona che non conosce Miller, la seconda di una persona che lo conosce.
A indica lontananza da entrambi e sembrerebbe logico che venisse usato per parlare di una persona che non conosco, invece in questo caso specifico, è esattamente il contrario. Usiamo SO.
Se la conosco uso A, che indica lontananza da entrambi e farebbe presupporre che io quella persona non la conosco.
Strano vero?
- FURABIO SAN GA SUKI DESU KA (ti piace Flavio?)
- ANO HITO? HAI, SOU DESU NE... (quel ragazzo [mi conosce la tizia] ? certo, sono pazzissima di lui...)
Alla prox