il Giappone in Italia


Lezione 9

Rieccoci di ritorno, fratelli carissimi.
Oggi proseguiamo il discorso sull'orario, vi va? Tanto anche se non vi va questo è, senza che cominciate a fare gli schizzinosi o finisce male, ok?
GENKI DESU KA?
Risposta: GENKI DA YO!
Capito? ...bah, vabbè, proseguiamo (per chi invece ha compreso, si noti come chi fa la domanda voglia tenere un atteggiamento formale, mentre chi risponde usa una forma più colloquiale).
Prima di tornare sull'orario, dobbiamo introdurre altri numeri.
Eravamo rimasti al numero 19 ricordate? (ma che lo chiedo a fa, tanto...).
Ma come si dirà mai 20? Eccovi accontentati: NIJŪ, ovvero 2x10. E 30? Semplice: 3x10, ovvero: SANJŪ.
E così di seguito. Riportiamo le decine fino a 90:
 
10 JŪ
20 NIJŪ
30 SANJŪ
40 YONJŪ
50 GOJŪ
60 ROKUJŪ
70 NANAJŪ/SHICHIJŪ
80 HACHIJŪ
90 KYŪJŪ
 
Vediamo alcuni numeri a cazzo...oops, scusate, voelvo dire random:
23 = NIJŪSAN
34 = SANJŪYON
41 = YONJŪICHI
68 = ROKUJŪHACHI
99 = KYŪJŪKYŪ
E 100? ...dopo!!! Intanto memorizzate questi, cacchio!! (oggi mi girano eh...).
 
Ricordate quello che avevamo detto nell'ultima lezione? Proviamo a riproporre una parte del discorso:
SUMIMASEN, IMA NAN JI DESU KA.
KU JI JUPPUN DESU
Ricordate che 9 in questo caso si pronuncia KU e non KYŪ. Inoltre che si può dire sia JUPPUN che JIPPUN. Infondo il suono è molto simile.
Ma se devo dire "sono le 9:30" come faccio? Ho due possibilità:
KU JI SANJUPPUN DESU
KU JI HAN DESU
HAN significa appunto "metà". In questo caso, metà ora, 30 minuti. E per dire che sono le 3 e mezza? Semplice:
SAN JI HAN DESU = 3:30
Possiamo naturalmente scrivere sanji o anche 3-ji.
Ma come facciamo a dire che sono ad esempio le 3 del mattino o le 3 del pomeriggio? Per fare ciò abbiamo bisogno di introdurre queste due nuove paroline: GOZEN e GOGO.
GOZEN significa "anti meridiam", ovvero AM, di mattina.
GOGO significa invece "post meridiam", PM, di pomeriggio.
Dunque sono le 3 del mattino sarà:
GOZEN SANJI DESU = 3:00 AM
Le 5 del pomeriggio? Detto fatto:
GOGO GOJI DESU = 5:00 PM.
Divertente vero? (che risate...ma che risate...come mi diverto...).
In realtà per dire PM, dalle 19 circa alle 24, posso anche utilizzare YORU, che letteralmente significa "notte", ma anche "sera".
Quindi per dire sono le 5 del pomeriggio va bene GOGO, ma se voglio dire sono le 8 del pomeriggio, della sera, posso farlo utilizzando GOGO oppure:
YORU HACHIJI DESU
Sono fiero di voi. Ma solo perché non posso ascoltarvi e quindi immagino che siate diventati bravi e abbiate capito tutto. Ma so da me che si tratta solo di una mera e probabilmente illusoria proiezione mentale. Proseguiamo. Ma non prima di una piccola pausa. Eccon un "bel" video per imparare i numeri da 1 a 20 se ci troviamo dentro una casa di cura mentale americana:
 
 
Come avrete certamente notato (ma chi ci crede...) 9 è scritto semplicemente KYU, senza trattino sulla U. In realtà non è corretto, ma a volte si trova anche tradotto così, e questo vale anche per altre parole come ad esempio ARIGATO, senza trattino sulla O. Tutto si può fare, ma noi vogliamo essere corretti e lasciamo ad altri queste interpretazioni "sbagliate" di riportate i suoni delle parole in romaji (anche sulla o di romaji andrebbe un macron, un trattino, ma non lo metto per  solidarietà verso gli altri che sbagliano). Anche JU, 10, oltre a non avere il trattino sulla U è scritto JYU.
E' un altro modo di tradurre in romaji il giapponese. Lasciatelo perdere.
Visto che ci siamo approfondiamo un pochino il discorso:
Un tempo, quando ancora non vi era un metodo universalmente riconosciuto per la traslitterazione dei suoni dei kanji e dei kana in lettere romane (romaji), questo veniva fatto in modi differenti. Ad esempio un italiano che sente il suono giapponese del numero 1 tradurrebbe lo stesso con "ici" (oddio, ma l'ho pagata l'ultima rata? ...che dubbio). Un inglese scriverebbe invece "ichi", altri magari "iji" o "icy". La stessa cosa è accaduta, ma in maniera ancora più marcata con il cinese.
Un tempo ad esempio vi erano vari modi di riportare in lettere i suoni degli ideogrammi cinesi e si erano creati vari modi di scrivere la lingua cinese in lettere. Inoltre si passò poi negli anni 50 da vari sistemi di scrittura, tra i quali il più usato era il Wade Jiles, a quello Pinyin che il governo cinese impose di utilizzare per la scrittura in lettere degli ideogrammi. Questo provocò una confusione enorme, perché chi aveva usato per molto tempo altri sistemi di scrittura continuò ad utilizzarli anche dopo. E' per questo che troviamo ad esempio scritto T'AI CH'I CH'UAN (scritto in Wade Jiles) o TAI JI QUAN (Pinyin, quindi oggi il più corretto) o anche TAI CHI CHUAN, o TAI JI CHUAN e così via.
Ci sono poi casi in cui i termini "vecchi" si sono così diffusi che ormai vengono utilizzati anche da chi utilizza il Pinyin. Un esempio classico è quello di KUNG FU, che in Pinyin si scrive GONG FU ma che ormai è così diffuso che anche KUNG FU si trova scritto nei testi recenti. Si può però anche trovare scritto K'UNG FU, GUNG FU, ecc... Ma il discorso sarebbe molto più complesso e per ora mi fermo qui.
Torniamo a noi. Vediamo ancora qualche parola che potrebbe esserci utile per lo studio dell'orario:
 
BYŌ secondo
GORO circa
GURAI circa (se si parla di durata del tempo)
CHŌDO in punto
MAE meno (to)
SUGI più (past)
 
Vediamo innanzitutto di inquadrare per bene la differenza tra GORO e GURAI.
Introduciamo però un nuovo verbo: AIMASU (AU) che significa "incontrare".
Come abbiamo visto solitamente tra soggetto e verbo viene posta la particella O. Ma alcuni verbi richiedono l'utilizzo di altre particelle. Ci è capitato ad esempio con i verbi ĪMASU e MŌSHIMASU che volevano il TO. Ci capita ora anche con AIMASU che richiede la particella TO se devo dire "mi incontro con..." oppure la particella NI, se dico ad esempio "ci incontriamo a...".
Se devo dire ad esempio: "a che ora più o meno/circa ci incontriamo?", dirò:
NAN JI GORO NI AIMASU KA
E quando si utilizza allora GURAI? Di certo non nel caso suddetto, ma quando parliamo di "durata" del tempo.
Ma per fare un esempio esaustivo introduciamo innanzitutto un altro verbo ancora: KAKARIMASU (KAKARU), che significa "impiegarci", "volerci", inteso come tempo.
E ci serve anche introdurre una parola nuova: DONO, che significa "quanto", inteso come tempo, non come quantità di oggetti.
Ed ecco allora la frase:
DONO GURAI KAKARIMASU KA = quanto tempo circa/più o meno ci vuole?
In questo caso "circa" è tradotto da GURAI e non da GORO in quanto stiamo parlando di quantità di tempo, di durata. Tutto chiaro, giovini?
Benissimo. Terminiamo questa sezione con alcuni modi di tradurre l'orario. Vediamoli e cercate di capirli per bene:
11-JI CHOTTO MAE DESU = sono quasi le 11
8-JI CHOTTO SUGI DESU = sono da poco passate le 8
5-JI GORO DESU = sono circa le 5
11-JI 5-FUN MAE DESU = sono le 11 meno 5 minuti
4-JI 10-PUN SUGI DESU = sono le 4:10, 10 minuti dopo le 4
Tutto chiaro??? (domanda inevasa, come diceva il grande De Crescenzo).
Bene, altra pausa e poi a nanna...ehm, e poi i kana, scusate. Ecco un video simpaticissimo (mah...) per imparare due nuovi termini che ci servono quando andiamo a mangiare. Non ve li dico. Imparateli direttamente dal video.
Vengono sempre utilizzati prima e dopo un pasto:
 
 
Eccoci agli hiaragana odierni. Oggi ben 5!!!
Cominciamo con SA:
 
Quindi SHI (non SI, non esiste tale sillaba in giapponese):
 
Passiamo a SU:
 
Quindi SE:
 
Infine SO:
 
Ed ecco il video di ripasso:
 
 
Wow!!!! Addirittura 5 hiragana oggi. Sarete felicissimi!! (questi me menano...).
E vediamo anche 5 paroline ine ine, dai:
RA = piatto
= sale (SHIO)
NA = melanzana
かい = corretto, giusto (SEKAI)
RA = cielo
Ed il kanji odierno. Oggi uno soltanto. Sarete stanchissimi e non voglio stressarvi troppo (in realtà è che c'ho un appuntamento, ...devo scappà!!). Eccolo:
 
 
Cosa significa? Ma semplice: YEN, che poi in giapponese si pronuncia "en". Per costruirlo tracciamo prima il tratto a sinistra verticale, quindi quello in alto orizzontale che senza staccare la matita dal foglio diventa poi verticale con un piccolo uncino alla fine. Disegniamo quindi il trattino verticale al centro e chiudiamo il tutto con quello orizzontale mediano.
Proviamo a dare un'occhiata a questa moneta:
 
 
Se avete studiato i pochi kanji che abbiamo visto, siete benissimo in grado di capire quanto vale. Vero????
 
Piccolo vocabolario:
 
10 JŪ
20 NIJŪ
30 SANJŪ
40 YONJŪ
50 GOJŪ
60 ROKUJŪ
70 NANAJŪ/SHICHIJŪ
80 HACHIJŪ
90 KYŪJŪ
HAN = metà
GOZEN = AM
GOGO = PM
YORU = notte, sera
BYŌ secondo
GORO circa
GURAI circa (se si parla di durata del tempo)
CHŌDO in punto
MAE meno (to)
SUGI più (past)
AIMASU (AU) = incontrare
NI = "a"
KAKARIMASU (KAKARU) = impiegare, volerci
DONO = quanto (tempo)
ITADAKIMASU = sorta di "buon appetito" giapponese
GŌCHISOSAMA DESHITA = ringraziamento pronunciato dopo il pasto
RA = piatto
= sale (SHIO)
NA = melanzana
= giusto, corretto
RA = cielo
= YEN (EN)