il Giappone in Italia
Lezione 2.2
Se volete aprire la lezione e vederla a colori cliccate sulla foto sotto, altrimenti, se siete affezionati al B/N, scorrete la pagina. Old style, baby!!
Qui sotto trovate invece la tabella dei verbi che completa la lezione 2.2. Apritela e stampatela, o fatene quello che volete!
Lezione 2
Konbanwa! Minna iru? Jugyou hajimemashou!
こんばんは!みんないる?じゅぎょうはじめましょう!
Buonasera!(sto scrivendo di sera, quindi in caso stiate leggendo di mattina o pomeriggio spostate avanti l'orologio) Ci sono tutti? Cominciamo la lezione!
Eccoci al secondo appuntamento della seconda stagione del corso di giapponese di Japanitaly!
La frase sopra è abbastanza semplice, ma dato che ho usato ancora un tono informale gli diamo un'occhiata veloce.
Ci sono tutti posso chiederlo in maniera informale, come ho fatto, oppure potevo scrivere minna san ga imasu ka? Minna, come avrete capito, vuol dire tutti, il san è lo stesso che si mette dopo i nomi propri ed ha la stessa funzione. Ga è la particella che si mette dopo il soggetto, in questo caso riferito al verbo imasu, che è la masu-kei del verbo iru, il cui significato dovreste già sapere ed è essere (quando non è copula e significa quindi stare/esistere in un determinato luogo)
Jugyou (letto jugyoo con la g gutturale e la o lunga) vuol dire lezione e hajimemashou è la forma esortativa, che in genere si usa in prima persona plurale, del verbo hajimaru che significa cominciare e possiamo tradurlo con dai! cominciamo! Anche se io l'ho tradotto solo con cominciamo! c'è abbastanza elasticità in queste traduzioni e dovrete capire più dal tono della mia voce se è esortativo o normale (come non mi potete sentire???). La forma esortativa si costruisce prendendo la masu-kei del verbo e sostituendo mashou a masu.
Tra jugyou ed hajimemashou avrei potuto (dovuto) inserirci una particella, chi sa dirmi quale? Tutte queste mani che si alzano fanno un vento che mi farà venire il raffreddore! Abbassatele, ve lo dico io la particella è wo (quella che nel corso FlaviAno indicavate con o dato che la W quasi non si sente ma in hiragana scriviamo wo ->を) ed è quella che si pospone al complemento oggetto del verbo (la lezione è complemento oggetto di cominciare). Quindi se volevo rendere un po' più formale questa frase avrei scritto jugyou wo hajimemashou!
A questo punto lo studente pieno di spirito d'osservazione mi dirà: “ma com'è che in genere non scrivi mai, oh mio sublime sensei, le particelle tipo il ha (ex wa flaviAno) ed il wo (ex o flaviAno) eccetera? Se non servono che le studiamo a fare??”
Ed io gli rispondo: “il fatto che hai detto sublime sensei ti risparmia dal farti inginocchiare sui ceci! Le particelle servono e vanno studiate benissimo! Semplicemente nel linguaggio parlato, quando la funzione della parola è auto-evidente, possono essere sottintese”
Ci sono molte particelle che determinano la funzione logica della parola cui seguono. Per ora ne conosciamo alcune ed altre le vedremo man mano. Adesso mi preme sottolineare la differenza tra はe が. Ha indica l'argomento della frase mentre ga il soggetto. Quindi va da sé che molte volte sono intercambiabili e possiamo usare indistintamente l'una o l'altra, a seconda di dove vogliamo porre l'attenzione. Ma molte altre volte dobbiamo usare l'una o l'altra! O addirittura entrambe nella stessa frase! Come nell'esempio:
Iyada! Keiki ha dare ga tabeta ka? Ore no datta!
いやだ!ケーキは誰が食べたか?俺のだった!
Noo! Chi ha mangiato la torta? Era la mia! (maledetti ladri!)
In questo caso torta è l'argomento principale della frase mentre chi è il soggetto di mangiare (il ka prima del punto interrogativo è appunto solo la particella interrogativa). Potevo scrivere la stessa frase in quest'altra maniera keiki wo dare ga tabemashita ka? Oppure ancora dare keiki wo tabemashita ka? Dipende da quale parola voglio sottolineare.
Gli interrogativi tipo chi, quale, quando eccetera non vogliono mai il ha neanche quando sono argomento di frase però accettano volentieri le altre particelle quando assumono altre funzioni. E qui abbiamo bisogno di fare una piccola digressione:
interrogativi come dare, dore, nani, itsu eccetera (rispettivamente chi, quale, cosa e quando) se seguiti dalla particella ka assumono funzione di sostantivo
dareka qualcuno
doreka quale (o qualcosa tra più opzioni)
nanika (oppure nanka) qualcosa
itsuka qualche volta
Adesso completiamo il discorso della volta scorsa
Shukudai dekita?
しゅくだい出来た?
Fatto (riuscito a fare) i compiti?
Dopo la lezione precedente dovreste essere capaci di collocare nello spazio persone ed oggetti, e oltre ad aver provato a costruire frasi per conto vostro dovreste anche aver tradotto la frase del padrone di cane maleducato:
unko ha Hachiko no mae desu (oppure hachiko no mae ni arimasu)
うんこははちこの前です (oppureはちこの前にあります)
(nota: dei due は dopo cacca uno lo leggete wa mentre l'altro ha)
In teoria non dovreste avere più problemi con lo stato in luogo, ora vediamo il moto a luogo e l'azione in luogo (sì l'ultimo complemento l'ho inventato io ma ci serve)
Mentre per lo stato in luogo usiamo la particella ni(に) dopo la posizione/luogo per il moto a luogo usiamo he(へ), quindi
Raigetsu Toukyou he iku tsumori
来月東京へ行くつもり
Il mese prossimo ho intenzione di andare a Tokyo
Ho messo la particella he dopo Tokyo (sì Tokyo ha entrambe le o lunghe) che è il luogo dove andrò.
Tsumori significa intenzione, e messo dopo un verbo in forma dizionario esprime l'intenzione di fare l'azione espressa dal verbo.
Detto questo potete anche dimenticarvelo!
Poiché ormai si usa spesso e volentieri ni anche per il moto a luogo, anzi spesso e volentieri è preferito a he, soprattutto se associato al verbo kuru (venire)
Il complemento di azione in luogo invece si rende con la particella de(で). Intendiamo con azione in luogo quando specifichiamo dove stiamo facendo qualcosa, sembra difficile ma facciamo un esempio e risulterà immediatamente chiaro
Toire de yakyuu wo shimasu
トイレで野球をします
Gioco a baseball in bagno
In questo caso ho messo la particella de dopo toire, che è il luogo dove gioco a baseball (beh? Non si può giocare in bagno?)
Provate a mettere le particelle giuste (in hiragana) negli spazi vuoti delle seguenti frasi e poi provate anche a tradurle!
Kinou ___ nihon no resutoran ___ miso-ramen ___ tabemashita.
Kyou ___ shigoto ___ ototoi no amatta okonomiyaki ___ tabemashita.
Ashita ___ jikka ___ itte pasuta ___ taberu tsumori.
Inserire 3 は, 2 で, 1 へ e 3 を.
Termini che potreste non conoscere:
resutoran=ristorante
ototoi=l'altro ieri
amatta=avanzato
Eki no mae ___ honya ___ arimasu. Ano honya ___ aimashou!
Soshite Akiba ___ ikanai? Yodobashi kamera ___ Nikon ___ kaitai.
Inserire 1 に, 1が, 2 で, 1 へ ed 1 を.
Termini che potreste non conoscere:
eki=stazione
honya=libreria
Akiba=Akihabara abbreviato
Yodobashi kamera=nome di un negozio di elettronica
kaitai=forma in -tai di kau(comprare), la forma in -tai rende il voler fare
io ci passo i giorni in questi negozi
Sotto questa lezione troverete anche la tabella dei verbi, una tabella che comincio io mettendo qualche verbo ma che poi ognuno di voi dovrà sviluppare per conto proprio, inserendo mano a mano che li incontriamo insieme (o anche per conto vostro) tutti i verbi nelle varie forme verbali.
Lo userete molto dalla prossima lezione, quando introdurremo la te-kei Diventerà il vostro vocabolario dei verbi!
E questo è il mio Verbo... andate in pace
さようなら